venerdì 27 marzo 2015

SUPIRCHIARIA; …voglio parià nguollo a nu supirchiuso.

Di Bruno Pappalardo
Per gli stranieri (soperchiare, soverchiare) Significa, “…voglio divertirmi alle spalle di uno tizio occupato a sopraffare, usare la propria potenza e autorità per imporre ad altri la volontà propria: cert’uomini di mal affare ... per soverchiare due innocenti (Manzoni).
Ora lascio a voi indovinare chi possa essere costui in senso assoluto?
…Ma come, ma si certo ch’è facile,…non vorrete dirmi che non vi ricordate il nome? E’ così?
Vi sfugge? Beh, allora ve lo dico ma quando lo leggerete vi roderete le mani, lo so!
E’ Marchionne!
Vistoooo!
Si quel manager che per salvare le aziende Fiat licenzia quasi tutti gli operai ( secondo lui spalleggiati) tutelati dai sindacati ma scappa in America con la cassa.
Lui pensa come gli altri. ( sono gli operai che devono calare le loro pretese e non il contrario investendo su un più nuovo e competitivo piano di produzione industriale)
Così come lui sa pensare anche il garzone del verduraio sotto casa. Peccato!
Scappa in America perché è da li ch’é iniziato la grande crisi di questi anni e la troverà disfatta pronta ad accettare anche l’elemosina.
( le chiamano anche “condizioni di promozione favorevoli” )
Li, trova, appunto, un Obama sbiancato in volto, … distrutto dal prodotto interno lordo.
Allora prende la Chrysler in disfacimento e pensando ( chiunque altro s-pregiudicato con i soldi di altri lo avrebbe fatto) che utilizzando quelli invece, sottratti agli operai italiani della Fiat, di acquisirla.
Unendo le due aziende - dato che la tassazione governativa è la metà della metà di quella italiana – allora avrebbe potuto attuare il suo vecchio desiderio: pagare un salario da fame e arricchire la propria azienda e mai e poi mai abbassare di un giusto ribasso (almeno in Italia) il costo del prodotto finale per garantirsi competitività ma solo sfruttare i muscoli tesi ma sfatti degli operai. Insomma uno s-pregiudicato. 

In America o in Romania o in Ucraina o in Polonia o in qualunque altro paese dell’ex sovietismo sarebbe stata la stessa cosa purché affamati.
Oggi, quest’uomo di m…anager. Ha acquisito uno stipendio da capogiro.
Nel 2014 ha incassato come stipendio ordinario 6,6 milioni di euro
25 circa di milioni di euro, premio previsto dai manager , per la fusione Chrysler ,
12 milioni che può gestire come meglio crederà a fine mandato annuo;
23 milioni di euro in azioni ( 1,62 milioni di azioni)
Ora fate un po i conti e ditemi se i circa 66,6 milioni i euro all’anno non sia una offesa alle fatiche e sacrifici della gente che lavora e soffre guadagnando mille volte di operaio con un salario annuo.
E’ vero che siamo liberi di guadagnare tutti i soldi che vogliamo ma non in un contesto come la fabbrica , sotto la stessa proprietà e in qualità di “dipendente” . Ma occorre una proporzione tra l’eccesso e la destabilizzazione della dignità di un lavoratore avvilito dalla dismisura.
Quanti operai di Cassino, di Pomigliano, di Melfi si potevano assumere per dieci anni almeno con un salario congruo?
E’ chiaro che questo discorso è leggermente scalibrato.

Ma pensavo ad un Sud e alla sua avvilita afflizione. La mia città soffre! E pur comprendendo i diritti di tutti non riesco a comprender coloro che li tolgono agli altri.

Il Sud è nello stato in cui versa anche per questo , per mille ragioni, per mille leggi contro, ma soprattutto per il denaro sottratto per eccesso alle produzioni e alla resistenza di non intraprendere - capitalizzando nuove proposte – riconversioni virtuose.
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Di Bruno Pappalardo
Per gli stranieri (soperchiare, soverchiare) Significa, “…voglio divertirmi alle spalle di uno tizio occupato a sopraffare, usare la propria potenza e autorità per imporre ad altri la volontà propria: cert’uomini di mal affare ... per soverchiare due innocenti (Manzoni).
Ora lascio a voi indovinare chi possa essere costui in senso assoluto?
…Ma come, ma si certo ch’è facile,…non vorrete dirmi che non vi ricordate il nome? E’ così?
Vi sfugge? Beh, allora ve lo dico ma quando lo leggerete vi roderete le mani, lo so!
E’ Marchionne!
Vistoooo!
Si quel manager che per salvare le aziende Fiat licenzia quasi tutti gli operai ( secondo lui spalleggiati) tutelati dai sindacati ma scappa in America con la cassa.
Lui pensa come gli altri. ( sono gli operai che devono calare le loro pretese e non il contrario investendo su un più nuovo e competitivo piano di produzione industriale)
Così come lui sa pensare anche il garzone del verduraio sotto casa. Peccato!
Scappa in America perché è da li ch’é iniziato la grande crisi di questi anni e la troverà disfatta pronta ad accettare anche l’elemosina.
( le chiamano anche “condizioni di promozione favorevoli” )
Li, trova, appunto, un Obama sbiancato in volto, … distrutto dal prodotto interno lordo.
Allora prende la Chrysler in disfacimento e pensando ( chiunque altro s-pregiudicato con i soldi di altri lo avrebbe fatto) che utilizzando quelli invece, sottratti agli operai italiani della Fiat, di acquisirla.
Unendo le due aziende - dato che la tassazione governativa è la metà della metà di quella italiana – allora avrebbe potuto attuare il suo vecchio desiderio: pagare un salario da fame e arricchire la propria azienda e mai e poi mai abbassare di un giusto ribasso (almeno in Italia) il costo del prodotto finale per garantirsi competitività ma solo sfruttare i muscoli tesi ma sfatti degli operai. Insomma uno s-pregiudicato. 

In America o in Romania o in Ucraina o in Polonia o in qualunque altro paese dell’ex sovietismo sarebbe stata la stessa cosa purché affamati.
Oggi, quest’uomo di m…anager. Ha acquisito uno stipendio da capogiro.
Nel 2014 ha incassato come stipendio ordinario 6,6 milioni di euro
25 circa di milioni di euro, premio previsto dai manager , per la fusione Chrysler ,
12 milioni che può gestire come meglio crederà a fine mandato annuo;
23 milioni di euro in azioni ( 1,62 milioni di azioni)
Ora fate un po i conti e ditemi se i circa 66,6 milioni i euro all’anno non sia una offesa alle fatiche e sacrifici della gente che lavora e soffre guadagnando mille volte di operaio con un salario annuo.
E’ vero che siamo liberi di guadagnare tutti i soldi che vogliamo ma non in un contesto come la fabbrica , sotto la stessa proprietà e in qualità di “dipendente” . Ma occorre una proporzione tra l’eccesso e la destabilizzazione della dignità di un lavoratore avvilito dalla dismisura.
Quanti operai di Cassino, di Pomigliano, di Melfi si potevano assumere per dieci anni almeno con un salario congruo?
E’ chiaro che questo discorso è leggermente scalibrato.

Ma pensavo ad un Sud e alla sua avvilita afflizione. La mia città soffre! E pur comprendendo i diritti di tutti non riesco a comprender coloro che li tolgono agli altri.

Il Sud è nello stato in cui versa anche per questo , per mille ragioni, per mille leggi contro, ma soprattutto per il denaro sottratto per eccesso alle produzioni e alla resistenza di non intraprendere - capitalizzando nuove proposte – riconversioni virtuose.

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